Triboulet (o I misteri della corte di Francia) - 1923

R.: Febo Mari- S.sc.: Febo Mari dal racconto di Michele Zevaco- Int.: Umberto Zanuccoli (Triboulet), Achille Vitti (Francesco I), Gino Viotti (Monclar), Elena Sangro (Giletta), Tina Cecacci (Margentina), Giovanni Schettini (Manfredi), Vivina Ungari (Lojola), Alfedo Menichelli (Lantenaj), Giulia Cassini-Rizzotto, Totò Majorana, Carlo Gualandri- P.: Cines, Roma- Di.: U.C.I.

Il film consta di sei episodi:
1)Il buffone del re- V.c.: 18915 del 30.11.23, come i successivi. Lg.o.: mt. 1466.
2) Il re dei pezzenti- V.c.: 18916- Lg.o.: mt. 1281.
3) I misteri del Louvre- V.c.: 18917- Lg.o.: mt. 1273.
4) La corte dei miracoli- V.c.: 18918- Lg.o.: mt. 1470.
5) La vendetta dell'Innominato- V.c.: 18919- Lg.o.: mt. 1270.
6) Delirio d'amore- V.c.: 18920- Lg.o.: mt. 1541.

TRAMA DEL FILM
Dopo la sconfitta di Pavia, Francesco I si dedica ad opere di pace, senza disdegnare la vita amorosa.
Congedata Madame de Fenon, si interessa di Giletta, una trovatella che è stata allevata da Triboulet, il buffone di corte, sotto le cui spoglie si cela il nobile Fleurial. Giletta ama invece Manfredi, re della Corte dei Miracoli. Manfredi sottrae la fanciulla alle voglie di Francesco che, in realtà, è il padre di Giletta, avuta da una sua precedenta amante, Margentina, ora divenuta pazza e visionaria.

Ferito durante una delle sue imprese, Manfredi viene salvato e curato da una coppia di italiani, che viaggia con un servo chiamato Spedacappa. Mentre è a letto, immobilizzato, Giletta viene catturata e chiusa in convento. Non ancora guarito, Manfredi scala il Louvre per liberarla.

Un incendio distrugge il palazzo e Francesco I si salva fortunosamente. Seguono altre vicende, in cui si scopre che Manfredi è il figlio dei due italiani, venuti appunto in Francia per cercarlo.
("Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano, 1923-1931. Roma, Luglio-Dicembre, 1981, n° 51, fascicoli 4/6. Edizioni, Nuova Eri.)

CRITICA
Triboulet, "Cines". Cineromanzo dei misteri della corte di Francia nel 1505, ridotto per lo schermo dal romanzo omonimo di Michele Zevaco per cura di Febo Mari e interpretato da uno stuolo di ottimi attori quali: Elena Sangro, Giulia Cassini-Rizzotto, Umberto Zanuccoli, Carlo Gualandri, Totò Maiorana, ecc.
Per ora è stato proiettato il primo episodio, dopo aver visto il lavoro completo faremo seguire un commento di giudizio.
("La rivista cinematografica". Torino, 15 Ottobre, 1925. Anno VI, n° 19. La critica è stata trovata nella rubrica:"Cronaca degli spettacoli" ed in particolare dal Cinema San. Marco di Venezia.)

La continuazione e fine del cineromanzo "Triboulet" ha pienamente soddisfatto gli spettatori, che avevano seguito per sei episodi le vicende, gli intrighi e i misteri che si svolgono attorno al Louvre e alla corte dei Miracoli che termina in bene con l'unione dei due giovani protagonisti in piena e tranquilla felicità.

Tutto il film, benchè svolga un romanzo popolare che per solito non si cura delle sfumature, ma mira all'effetto d'insieme e ai colpi di scena, è stato allestito dalla Cines con una certa signorilità e una certa dignità artistica, il che costituisce un vanto per l'U.C.I. e per l'industria cinematografica nazionale.
("La rivista cinematografica", Torino, 31 Ottobre, 1925. Anno VI, n° 20. La critica è stata trovata nella rubrica:" Cronaca degli spettacoli" ed in particolare dal Cinema San. Marco di Venezia.)

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