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La locandiera
- 1929
R.: Telemeco Ruggeri- S.sc.: Luciano Doria dalla commedia (1973) di
Carlo Goldoni- F.: Arturo Gallea- Int.: Germina degli Uberti( Mirandolina),
Elio Steiner (Fabrizio), Lucia Zanussi, Augusto Bandini, Giacomo Moschino,
Carlo Benetti, Carlo Gualandri, Lidia Catalano, Nello Carotenuto, Filippo
Ricci, Carlo Tedeschi- P.: Arturo Gallea, Film- Di.: Ars Italica-film-
V.c.: 2468 del 28.2.1929- P.v.romana: 13.3.1929- Lg.o.: mt. 2377.
TRAMA DEL FILM
Versione cinematografica della celeberrima commedia del Goldoni, che
narra di una scaltra, sinuosa e morbida figura femminile, Mirandolina.
Accanto a lei, in un quadro di allegre vanità, di schermaglie
amorose, di raffinata perfidia, si agitano, come burattini, tre galanti
cavalieri.
Ma sarà Fabrizio, il servitore, che, alla fine, otterrà
le grazie della locandiera.
("Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano,
1923-1931. Roma, Luglio-Dicembre, 1981, n° 51, fascicoli 4/6. Edizioni,
Nuova Eri.)
CRITICA
La Locandiera.Questo film essenzialmante italiano accresce la produzione
nostra di un lavoro che, certissimamente, avrà una simpatica
risonanza nel mondo filmistico.
Gallea volle raffigurare, in Mirandolina, la donna astuta e frivola
che, con arti diaboliche, piega la volontà degli uomini, anche
se forti. Dimostrò come il cosidetto "sesso debole"
riporti sempre vittoria sul sesso- chissà poi perchè-
chiamato "forte".
Germina degli Uberti è stata una Mirandolina abbastanza efficace.
Elio Steiner è stato un gelosissimo Fabrizio: ardente, impetuoso
e innamorato, come il personaggio esigeva, ci è molto piaciuto.
Fotografia e messa in scena, buone; i costumi perfetti. Il film, in
complesso, si può vedere con piacere e pensando a certa nostra
produzione, possiamo ben dire che la fatica di Ruggeri e di Gallea merita
elogio ed è stata premiata dall'esito favorevole con cui il pubblico
ha accolto questo lavoro italiano.
("La Vita Cinematografica". Torino, Marzo-Aprile, 1929.
Anno XX, n° 3-4.)
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