Giovanna la pallida - 1921

R.: Ivo Illuminati- S.sc.: Ivo Illuminati da motivi di un racconto di Honorè de Balzac- F.: Aldo Lunel- Scg.: Romolo Corradetti- Int.: Silvana Morello ( Giovanna), Nerio Bernardi ( Orazio), Kakia Cutuvali ( Myriel, la moglie di Orazio), Carlo Gualandri ( Pietro), Cav. Giuseppe Piemontesi, Guelfo Bertocchi, Piero d'Orazi, M. Pasetti- P.: Medusa film, Roma- Di.: U.C.I.- V.c.: 16414 del 1.9.1921- P.v.romana.: 23.4.1923- Lg.o.: mt. 1694.

TRAMA DEL FILM
Orazio(Nerio Bernardi), giovane ufficiale, è innamorato di Giovanna. Pietro (Carlo Gualandri), amico di Orazio, anch'egli invaghitosi della donna, fa credere che Giovanna non sia pura, poichè sarebbe la madre di un bimbo che vive con lei e che invece è di una sua amica.
Tratto in inganno dalla calunnia di Pietro, Orazio ha un violento litigio con Giovanna e le spara una revolverata, ma l'agitazione gli fa deviare il colpo. Credendo di aver ucciso la donna, Orazio fugge in macchina, precipita in una scarpata e rimane gravemente ferito.

E' raccolto in fin di vita da una ragazza che lo ospita nella sua villa e lo cura. Tra i due nasce un amore che si conclude con il matrimonio e la nascita di un figlio.
Intanto Giovanna, avvilita da quanto è accaduto e senza notizie di Orazio, rifiuta l'amore che Pietro le giura e vive nel ricordo dell'amato. Pietro, colto dal rimorso, fa rincontrare Orazio e Giovanna, confessa loro la sua colpa e si suicida.

Orazio decide di abbandonare tutto per tornare con Giovanna. Ma la donna, al momento della fuga, venuto a sapere che il figlio di Orazio è molto malato e la moglie sta per impazzire di dolore, preferisce rinunciare all'amore e si toglie la vita. Orazio tornerà alla sua famiglia.
Il film termina con la frase: " Tu perchè ami e perchè piangi avrai qualcosa da dire a' tuoi simili".
(La trama è stata tratta da: "Bianco e Nero", di Vittorio Martinelli. Il cinema muto italiano, 1921-1922. Roma, Gennaio-Giugno, 1981, n° 52, fascicoli 1/3. Edizioni, Nuova Eri.)

Giovanna la pallida: dal celebre romanzo di H. Balzac, ridotto con cura particolare e fedele, secondo il pensiero del grande romanziere. E' un fatto riconosciuto che fino ad oggi tutti i tentativi fatti per eseguire fedelmente un'opera di questo insigne trapassato autore sono andati falliti perchè difficile si presentava il compito, ma "Giovanna la pallida" può dirsi perfetta e ben riprodotta.
("La rivista cinematografica". Torino, 10 Febbraio, 1923. Anno IV, n°3. La critica è stata trovata nella rubrica: "Corrispondenze" ed in particolare dal Gran Cinema Eden Maffei di Trento.)

Giovanna la pallida. Dramma della "Medusa-film" , protagonista Silvana Morello. Buona la messa in scena e nitidissima la fotografia. Buon successo.
("La rivista cinematografica". Torino, 10 Agosto, 1924. Anno V, n° 15. La critica è stata trovata nella rubrica: "Cronaca degli spettacoli" ed in particolare al Cinema Olimpia di Genova.)

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