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Il fauno di marmo - 1920 R.: Mario Bonnard- S.: dall'omonimo romanzo di Nathaniel Hawthorne (1860)- F.: Alessandro Bona- Int.: Elena Sangro( la principessa Maria/Myriam), Elsa D'Auro (Hilda), Carlo Gualandri( Giorgio/il frate), Giorgio Fini (Donatello), Fernando Ribacchi( Kenyon), Ugo Bazzini ( il duca di Helgoland), Carlos A. Troisi, Angelo Gallina, Cav. Giuseppe Piemontesi, Giulio Bagnini- P.: Celio-film, Roma- Di.: U.C.I.- V.c.: 14982 del 1.3.1920- Lg.o.: mt. 1785. TRAMA DEL FILM Qualche tempo dopo Maria, divenuta Myriam, è a Roma con tre amici, Hilda (Elsa D'Auro), Kenyon ( Fernando Ribacchi), e Donatello (Giorgio Fini), che le fa la corte. Myriam è perseguitata da Giorgio che è diventato frate. Myriam istiga Donatello a uccidere Giorgio, facendolo cadere dalla Rupe Tarpea (monte Capitolino). In preda al rimorso, Donatello decide di lasciare Myriam e si ritita nel suo castello. Hilda e Kenyon si sposano. Dopo le nozze, Donatello, ormai deciso a
pagare la sua colpa, si fa arrestare. Myriam, invece, riprende il suo
triste viaggio attraverso il mondo. " Questo film segnerà un "record" nella storia
della cinematografia perchè per la prima volta, e forse unica,
si sono girate intiere scene nelle Catacombe di S. Domitilla, Nei Musei
Capitolini, fra le rovine del Colosseo, e perfino nella Basilica di
S. Pietro." CRITICA Il Fauno di marmo. Nessuna novità e niente di notevole, sia per il soggetto, sia per l'interpretazione. ("La rivista cinematografica". Torino, 10 Giugno, 1921. Anno II, n° 11. La critica è stata trovata nell rubrica: " Corrispondenze" al Cinema Centrale di Alessandria.) |
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